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Occhiali e Detrazione Fiscale: come funziona?

L’occhiale da vista è un accessorio fondamentale per aumentare la qualità della vita delle persone e durante il suo l’acquisto vengono discussi tanti aspetti: tipo di materiale della lente, tipo di trattamenti, estetica della montatura… impegnati in questa ardua scelta, però, a volte dimentichiamo che questo è e rimane un dispositivo medico e, come tale, può essere detratto dalle tasse. Le spese per l’acquisto di occhiali da vista (come anche delle lenti a contatto) rientrano nell’ elenco delle detrazioni fiscali da indicare nel modello 730.

Quali documenti sono necessari?

Per beneficiare della suddetta detrazione, coloro che hanno di problemi difetti visivi come miopia, astigmatismo, presbiopia o simili devono conservare alcuni documenti che attestino l’effettivo sostenimento della spesa.

In particolare dovrai conservare:

  • lo scontrino o la fattura dalla quale risulti il nome del soggetto che ha sostenuto la spesa e la descrizione specifica del dispositivo medico. Ricorda che la generica indicazione di “dispositivo medico” non consente la detrazione, quindi assicurati che nella fattura le specifiche del prodotto vengano scorporate in dettaglio.
  • la documentazione dalla quale si possa evincere che il prodotto acquistato ha la marcatura CE (ad esempio la confezione del dispositivo, la scheda del prodotto, l’attestazione del produttore o l’indicazione in fattura/scontrino da parte del venditore).

Nella pratica, l’ottico fornirà, al momento del ritiro, tutta la documentazione di acquisto: buste delle lenti montate, scheda prodotto, attestazione del produttore ecc. Soprattutto ti consegnerà lo scontrino parlante.
La stessa procedura vale anche per le lenti a contatto.

Alcuni casi speciali

Oltre alla detrazione per occhiali da vista “classici”, è presente un rimborso totale offerto dal Servizio Sanitario Nazionale per le persone aventi una ridotta funzione visiva per l’acquisto di dispositivi indispensabili per le attività del quotidiano. Questi soggetti sono identificati come ipovedenti, ovvero persone che, nonostante la correzione del difetto visivo (miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia) con occhiali da vista non raggiungono mai, per motivi patologici oculari, l’acuità visiva standard.

Tutte le tipologie di ausili che possono essere utili ad una persona ipovedente sono riportate in un elenco ufficiale nazionale, chiamato Nomenclatore tariffario, che definisce la spesa sostenuta dall’Azienda Sanitaria Locale per ogni avente diritto. L’Azienda Sanitaria Locale prescrive gli ausili necessari tra cui lenti, occhiali o apparecchiature che permettono alla persona con disabilità di compiere un atto che non potrebbe fare in condizioni normali.

La richiesta deve essere riportata da un medico specialista in oftalmologia del SSN (dipendente o convenzionato) su un modello prestampato dell’Ufficio Protesi della ASL di residenza; successivamente ci si dovrà rivolgere ai centri ottici convenzionati per tale sussidio e seguire le istruzioni date dall’ottico specializzato, sia per l’approntamento e l’uso dell’ausilio sia per il completamento della modulistica per il rimborso.

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